Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) III.djvu/211

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Entra Ippolito, seguito da una schiera di servi.

ippolito

Seguitemi, seguitemi,
di Giove cantando la figlia,
Artèmide, nostra patrona.

coro di servi

O santa, santa, veneratissimo
di Giove gèrmine,
salute, Artèmide, salute, o figlia
di Giove e di Latona,
bellissima fra quante
vergini per l’intèrmine
cielo, soggiornano nell’aule sante
di Zeus, rutile d’oro.
A te salute, Artèmide,
de le fanciulle olimpie
bellissimo decoro.