Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/149

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clitemnestra

Resta: ché fuggi? A me porgi la destra,
e sia preludio di felici nozze.

achille

Che dici? A te la destra? D’Agamènnone
il rispetto mi tien, ch’io pur ti tocchi.

clitemnestra

Figlio della Nerèide, a te ben lecito
è, poiché tu sposar devi mia figlia.

achille

Sposar tua figlia? Io resto muto, o donna:
sconvolto è il tuo pensier, che cosí parli?

clitemnestra

Vergogna insita è in tutti, allor che veggono
amici nuovi, e che di nozze parlino.

achille

Promesso alla tua figlia io mai non fui,
né mai gli Atrídi mi parlâr di nozze.