Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/19

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16 EURIPIDE

da Eubea, solcando col remeggio il pelago,
siete giunti a queste are?

iolao

Non è la mia dimora, amici, un’isola:
da Micene siam giunti al suol d’Atene.

corifeo

E con qual nome, o vecchio,
solea chiamarti il popol di Micene?

iolao

Iolào sapete, lo scudiere d’Ercole?
Senza fama non è questo mio nome.

corifeo

Da lungo tempo io già n’udii novella.
Ma di chi sono i pargoli
affidati alle tue cure? Favella.

iolao

Antistrofe
D’Ercole i figli sono questi, che
supplici alla città giungono, a te.

coro

Per qual bisogno v'è necessità
parlar con la città?