Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/198

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coro

Strofe
La superba fortuna e il fasto fulgido
onde sparso era il vanto in tutta l’Ellade,
sin del Simèta ai margini,
dagli Atrídi beati il piede torsero,
dal giorno che piombò sulla progenie
l’antico danno, allor che per l’aríete
d’oro scoppiò la rissa fra i Tantàlidi,
onde fu poi l’empissimo convivio,
e lo scempio dei figli nobilissimi,
onde, strage su strage avvicendandosi,
mai non cessâr gli eccidi,
sinché piombâr sui due fratelli Atridi.

Antistrofe
Pio non è ciò che pio sembra: che un figlio
con la lama temprata al fuoco, stermini
i genitori, e ai fulgidi
raggi del sole ostenti il brando livido
di sangue: iniqua gesta essa è, vesania
esecranda, follia d’animi perfidi.
Ché, nel terror di morte, la Tindàride