Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/31

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Entra Elettra, cantando.

elettra
Strofe I

L’orma affretta, ch’è tempo, del piede,
entra in casa, entra in casa, al tuo pianto.

Ahimè, ahimè!
Io son d’Agamènnone figlia,
a luce mi die’ Clitemnestra,
l’odïosa figliuola di Tíndaro.
Me chiamano i miei cittadini
Elettra la misera.
Ahimè, ahi, che gravi travagli,
che vita odïosa è la mia!
O padre, tu giaci nell’Ade:
dalla sposa e da Egisto sgozzato,
tu giaci, Agamènnone.
Su, leva leva la tua funesta
canzone, l’ululo solito desta.

Antistrofe I

L’orma affretta, ch’è tempo, del piede,
entra in casa, entra in casa, al tuo pianto.