Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/38

Da Wikisource.

ELETTRA 35


elettra

Parti, non mi toccar: qual n’hai diritto?

oreste

Giusto diritto n’ho, quanto altri mai.

elettra

E in arme presso al tetto mio m’agguati?

oreste

Resta, odi, e presto dirai com’io dico.

elettra

Resto: in tua mano son, ché sei piú forte.

oreste

Nuove a recarti del fratello io giungo.

elettra

O caro, o caro! È vivo dunque? è morto?

oreste

Vive: annunziar prima ti voglio il buono.