Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/145

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142 EURIPIDE


menelao

Ehi, giú le mani; e non cacciarmi a forza.

vecchia

Tu l’hai voluto! Ché non m’obbedisci?

menelao

Reca dentro l’annunzio ai tuoi padroni.

vecchia

Per te sarebbe amaro annunzio, credo.

menelao

Naufrago, ospite sono, invïolabile.

vecchia

Ad altra casa e non a questa, volgiti.

menelao

Anzi, qui voglio entrare; e tu consentilo.

vecchia

Sai che mi secchi? Ora ti scaccio a forza.