Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/150

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ELENA 147

noto per tutto il mondo. Attenderò
della casa il signore. Un mezzo duplice
ho di schermirmi: ov’egli un crudo sia,
celato mi terrò, ritornerò
ai resti della mia nave: se poi
segno darà d’intenerirsi, quello
che giovare mi possa in tali eventi
gli chiederò. Per me tapin, l’estremo
questo è dei mali, che a tiranni debba,
io, che pure son re, chiedere un pane.
Ma pure è necessario: ed è sentenza
dei sapïenti e non già mia, che della
necessità forza maggior non c’è.