Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/285

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ulisse

Distorlo vo’ da tal baldoria, e dirgli
che ai Ciclopi non dia questo licore,
ma lo beva da solo, e se la sciali.
Quando poi dormirà, vinto dal vino,
ho visto dentro un ramo d’oleastro,
che in vetta aguzzerò con questa spada,
e lo porrò sul fuoco. E quando sia
ben rosolato, toltolo rovente,
lo pianterò nel ciglio del Ciclope,
e gli sfarò col fuoco la pupilla.

coro

Evviva, evviva!
Che gusto il tuo trovato! Io ne vo pazzo!

ulisse

Poi, te, gli amici e il vecchio condurrò
al curvo scafo della nave nera,
e a tutti remi fuggirò di qui.

coro

Impugnar non potrei pure io la fiaccola,
come si fa nei sacrifizi, e immergergliela
nell’occhio? Anch’io vo’ esserci a finirlo.

ulisse

Anzi, lo devi: è grande assai la fiaccola.