Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) II.djvu/150

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422-431 EDIPO A COLONO 147

edipo
Speravi dunque che riguardo i Numi
avessero di me, che mi salvassero?
ismene
Sí, pei recenti vaticini, o padre.
edipo
425Quali? Di me che fu predetto, o figlia?
ismene
Che dai Tebani un dí sarai bramato,
per la salvezza loro, o morto o vivo.
edipo
Chi potrà d’un tale uom trarre profitto?
ismene
In te risiede la lor possa, dicono.
edipo
430Quando nulla piú sono, allor son uomo?
ismene
T’esaltano or gli Dei: pria t’abbatterono.