Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) II.djvu/330

Da Wikisource.
1419-1434 ANTIGONE 327

Perché, perché nessun giunge a trafiggermi
1420col ferro aguzzo il petto? Ahi, me tapino,
in qual trabocco orribile destino!
messo
Da questa morta, sopra te la colpa
d’uno scempio e dell’altro era gittata.
creonte
Come nel sangue la sua vita sciolse?
messo
1425Sotto il fegato, come il lagrimevole
scempio del figlio udí, s’immerse un ferro.
creonte
Non sarà che da me questa colpa
su alcun altro ricada degli uomini.
Io l’uccisi, ecco il vero! Oh famigli
1430conducetemi presto, guidatemi
lungi, ch’io sono meno che nulla!
corifeo
Util consiglio è il tuo, se può nei mali
essere utile alcun: quanto piú breve
tanto men tristo, quel ch’ora ti preme.