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174 SOFOCLE 1062-1078

VECCHIO
                                                  Che tu
io lasci tranquillo, sinché
immerso è nel sonno, e non ecciti
l’orribile morbo
che tutto l’invade.
ILLO
                                   O me misero,
un peso infinito s’aggrava
su me, la mia mente delira.
Ercole si scuote.
ERCOLE
Oh Giove!
In che terra son giunto? Trafitto
da dolori implacabili, presso
quali genti io mi giaccio? Oh me misero!
Maledetto! Anche a rodermi torna!
Ahimè!
VECCHIO
Ben sapevo quanto era pel meglio
soffocar la sua doglia, ed il sonno
dal suo capo, dal ciglio non sperdere.
ILLO
Possibil non è, tale strazio
ch’io veda e mi freni.