Pagina:Trattati d'amore del Cinquecento, 1912 – BEIC 1945064.djvu/163

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157 ii - ragionamento d’amore


Silio. Chiaritemi questo dubbio.

Panfilo. Quale?

Silio. Se l’amata debbe esser vedova, maritata; religiosa o donzella.

Panfilo. Delle religiose non se ne favella. Ma delle vedove tanto dirò che colui, che per aventura ha donna vedova, speri bene e non cerchi piú oltre. Voglio adunque che l’amata abbia marito; lasciando indietro la donzella, come colei che si debbe in tutte le cose per piú rispetti fuggire.

Silio. Perché volete voi fuggir le donzelle?

Panfilo. Eccomi per aventura acceso in una giovane di dicianove anni sanza marito; acceso, dico, in maniera che, ostando a principi, posso con facilitá trarmi adietro. Non so i suoi costumi: vedrò che ella ará caro che io l’ami, risponderammi con i risi e con i guardi non per mio ben, ma per suo natural costume. Che farò?

Silio. La seguirete, le mostrarete il cor vostro con quel miglior modo che possibil fia, cercarete di acquistar la sua grazia, vivendo in speranza di riuscir a qualche buon fine.

Panfilo. Ella, che non ha cognizione di quel fine che si desidera dall’amata, non considera quelle cose che io faccio a dichiarazion dell’amor che io le porto; non procura con tutta l’ardenza dell’animo di provedere a tutto quello che mi può ritornar in salute e in contento; il suo guardo non è verso me, come il mio, cosí affettuoso, cosí penetrabile e cosí saldo; non mi vede nella fronte tutti quei pensieri scolpiti che le s’aggirano intorno, talvolta dolenti, talvolta contenti; le giova ch’io l’ami, ha caro vedermi assiduo a contemplar il volto, gli occhi, ma non conosce perché. E, comeché ella senta dentro nel core un certo che di soave, che con dolcezza la conduce a tacitamente sospirare, non sente però, pensando, quella gioia che io provo, a lei affisando il pensiero. Inoltre non sa cautamente governarsi in accettando lettere, doni, favori e simil’altre cosette, dagli amanti alle donne mandate per segno di cortesia; anzi, timida, come non usata, si dá a credere che tutti la guardino, pensa tra se medesima di commetter gravissimo errore amando,