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32 trattati d'amore del cinquecento


appresenta, sono queste inferiori bellezze, nelle quali, se ben disposti ne trova, punto non ci lascia fermare, ma, di grado in grado alle superiori bellezze la mente sollevando, finalmente ne conduce a unirci con quel primo amore, legame eterno della somma bellezza, col sommo bello e con tutto l’universo.

Baffa. Ma prima che piú oltra passiate, perché veggio tutto questo vostro amore quasi spirituale, desidero piú chiaramente intendere per voler pervenirvi a che ne serve questo nostro corpo, il quale mi pare, tutto che per inanzi m’abbiate mostrato esser necessario, ora quasi soverchio.

Raverta. Questo non v’affermo io, perché, sí come vi devete ricordare ed io v’ho detto, essendo il corpo prigione dell’animo, quegli visibile e questa invisibile, quasi stanza che tien rinchiusa la parte piú perfetta a noi s’offerisce; e per mezzo prima degli occhi si amano le forme corporali; per l’orecchie e per la mente entriamo poi per quelle vie a congiungersi e ad esser fatti partecipi dell’intellettuale amore. Onde vedete che questi instrumenti corporali ci servono alla partecipazione che desideriamo fare dell’amore spirituale per la cognizione che da quelli ci è sporta.

Domenichi. Dunque questo desiderio è necessario che abbia ad essere nella mente, e, se è nella mente, bisogna che sia anco apparente di fuori realmente, se non in atto, almeno in potenza nelle sue cause, altramente la cognizione sarebbe vana e falsa.

Raverta. Ad ogni modo è necessario che il principio sia trasparente, perché, volendo aver cognizione ed amare una cosa incorporea la quale non abbia sostanza nè qualitá alcuna, non si può discorrere con la mente ciò che in sè contenga, perché non è composto di materia nè ha in sè forma alcuna. Se amerete un’ombra, considerarete pur prima quella esser causata da qualche cosa; laonde, se anco vorrete in voi formar bellezza alcuna intellettuale, invano faticarete, perché sarebbono tutte chimere. Sí che è necessario il corpo a noi come prospettiva del vero, che infiamma la mente nostra a farsi amanti, per desiderio d’esser piú perfetti.