Pagina:Trattati del Cinquecento sulla donna, 1913 – BEIC 1949816.djvu/147

Da Wikisource.

doglia 141


ultima nostra ruina e perpetua morte! Pertanto, o gioveni, vi aviso che questo è quel membro che sempre sta pieno d’inganni, non altrimente che suol stare quando la donna è gravida e pregna, perché, sotto la fugace dolcezza, in detto membro natura pose infiniti inganni. Né perciò, come noverca, li tacque, anzi gli manifestoe: ma noi, increduli, gli corremo dietro, per essere molto sensuali; sí che, per un poco di dolce, acquistamo molto amaro, e breve dolcezza compensamo con longa amaritudine. Imperò, tale essendo l’atto d’ingannatore, dirò che cosa è l’inganno. Dico che l’inganno è ogni sorte di astuzia, overo è il pensier astuto per ingannare altrui. Sí che ogni volta che alcuno pensa a qualche astuzia, allora colui pensa all’inganno, e l’inganno è fratel giurato alla fraude. Nondimeno l’inganno consiste in parole, e fraude in fatti. E sappi, curioso amante, che la donna in tre modi cerca de ingannarvi: ed il primo modo è quando mostra di fuori quel che non è di drento; l’altro è quando vi fa favore borioso, il che è cosa vana; terzio è quando si mostra avida di quel che voi desiderate, e ciò ancora promettendovi senza che vi attenda. Sí che sappiate che longo studio d’inganni è fomento di suspizione, falce di poca pazienza, matregna di amore e vera madre della disperazione. Pertanto dirai che l’inganno è astuta malizia e fallace modo d’offendere, sí che gli è gravissimo peccato di compiacere ad alcuno con occulto inganno. Pertanto nè donna simile alla volpe nè uomo simile al leone laudarai, anzi dirai uno e l’altro essere molto alieno dalla natura umana. Imperò, descendendo alla lusuria, dico che lusuria è inordinato apetito di cose lascive, overo è desidèro di ciascuna cosa, ma inconveniente alla ragione; e, se le dette ragioni non vi piaceno, direte ultimamente lusuria essere soluzione d’animo nelli piaceri. E sappi, discretto lettore, che pochi se trovano al mondo senza lusuria di carne, perché la lusuria fa impazire ancora i savi, ed i santi leva dalla via bona; vence i forti come fu Salomone. Pertanto, quando lusuria non si reprime con la mente, suol dannare l’omo ne l’operare. Sí che sappi che la donna in lusuria supera gli animali salvaggi, perché si trovano alcuni animali, come la peccorela, che, poi che ha