Pagina:Trattati del Cinquecento sulla donna, 1913 – BEIC 1949816.djvu/37

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de la bella creanza de le donne 31

quelle altre sieno chiamate eccellenti, e quella parte poi accrescan quanto possano, stimandosí che, quanto maggior sará, tanto piú avanzaranno, di degnitá e meriti, di lode quelle ch’io ti dico esser eccellenti.

Margarita. Non v’intendo molto bene. Dechiaratemel meglio.

Raffaella. Con uno essempio mi farò intendere. Madonna Andrea, sentendo esaltare madonna Cassida per una singularissima donna ed unica, si può dire, si pensò che di tutto ne fussi causa che ella andava lentamente per le strade, che nè per fretta nè per agio uscí mai de l’usato suo passo; e per questo, disponendosi madonna Andrea di meritare quanto lei, ha preso un passo tanto agiato e fastidioso che fa rider chi la vede. Ed un’altra ne conosco, che, sentendo dire a una gran donna molto nominata, ragionando con essa, che la si legava le calze sopra ’l ginocchio, pensandosí che questo fosse causa de la fama di quella, cominciò a legarsele ancor essa in cotal modo. E mi ricordo che, trovandosi ella una mattina a la predica a duomo, non potendo sopportar il dolore che le dava quella legatura, come a quella che non v’era avezza, mandò destramente i centoli sotto ’l ginocchio, e vennero a sciórsi, non so in che modo; tal che, partendosi ella poi da la predica, un centolo rimase lí, e mi venne a le mani, ed era una Centura che puzzava da urina valentemente, che penso che piú d’una volta fosse caduta dal capezzale ne la conchetta. Di questi essempi ce ne sono infiniti di donne, che han voluto imitare il manco bene e lassar il maggiore; il che procede solo da poco giudicio e carestia di cervello e mala creanza.

Margarita. Come arebbe dunque a governarsi una donna in questa portatura che voi dite?

Raffaella. In vero in questo bisogna pregar Dio di nascere con bon giudizio di saper discernere quel che è da lodare da quello che è da biasimare, perchè la imitazion sarebbe utilissima, quando ci fosse questo, e quando si sappesse conoscer ed ellegger, da quelle che sono eccellenti, le parti lor buone e lassar le cattive. E, quando alcuna non avesse tanto giudicio di saper fare questa ellezzione, doverebbe tener l’orecchie attente a