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Pagina:Trattato di archeologia (Gentile).djvu/175

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Le tombe etrusche e le loro forme. 127

grotte sepolcrali con corridoi d’ingresso, che conducono al vestibolo ed alle camere mortuarie. Talvolta all’esterno hanno facciate di edifizî, analoghe pur queste a tombe scavate nel masso, che s’incontrano in Grecia, in Licia e in Frigia.

L’interno delle tombe, formate di una o di più camere, tende a rappresentare, o almeno a ricordare l’abitazione dei viventi, per un progressivo sviluppo di quel concetto che già si è veduto improntato nelle primitive urne-capanne. Sono camere, spesso sostenute da colonne o pilastri, con soppalco orizzontale, a volta, od a tetto, essendo nel soppalco scolpita nel vivo masso la travatura con cassettoni, ad imitazione di soffitto. Nelle pareti sono porte che mettono a camere contigue, ovvero anche porte finte, come anche vi sono finte finestre. Intorno alle pareti, scarpellati nel masso, sono sedili e letti funebri, con guanciali, e sopra distesi i cadaveri con loro vesti ed armi. Le pareti sono ornate di bassorilievi, o di grandi pitture murali, rappresentanti funerali e scene religiose, attinenti alle credenze intorno allo stato delle anime nella vita giornaliera, appesi alle pareti (ved. Atl. cit., tav. XX e XXIV). Presso i cadaveri stanno deposti in quantità vasi o di bronzo o fittili, etruschi e greci; armi ed ornamenti, propri e cari al defunto, ed utensili usati nel rito funebre o nella cena mortuaria.

Fra le tombe etrusche con monumento soprasuolo menzionasi solitamente il grande sepolcro, detto di Porsenna, che sorgeva presso Chiusi, e del quale abbiamo descrizione in Plinio1. Lo scrittore non vide quel monumento che già al tempo suo sembra non esistesse più, ma ne rife-

  1. Ved. Plinio, Natur histor, XXXVI, 19.