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50 Arte italica.

(ved. Atl. cit., tav. VI, 2; cfr. la nostra tav. 19, 8). Il corpo del vaso solitamente è ornato di graffiti nella fresca argilla, con linee, triangoletti, circoletti concentrici, o cerchielli, con iscrittavi una croce (detta svastica) meandri, ecc. alle forme geometriche si mescolano a zone alternate figure di anitrelle e di serpentelli, e anche figure umane tracciate imperfettamente. Dentro l’ossuario erano ceneri ed ossa combuste; intorno stoviglie accessorie; ceneri e residui di rogo involgevano l’ossuario e gli altri fittili, e fra le ceneri erano oggetti di bronzo, di ferro, d’ambra, d’osso, di vetro ed anche ossa di animali, forse avanzi della cena funebre (silicernium) (ved. Atl. cit., tav. V).

Le stoviglie accessorie presentano varietà di forme, e molte sono di elegante lavoro, con impasto di finissima argilla, colle pareti leggiere e sottili. Fra gli oggetti fittili abbondano le fusaiole coniche, perforate per il lungo, e segnate di ornati geometrici, che il ch. Gozzadini, illustratore della necropoli di Villanova, opina fossero pesi per tener ferme le vesti. Abbondano anche i cilindretti d’argilla, terminati a doppia testa o capocchia, pur essi con ornati graffiti, quali s’incontrano in altre tombe. Di bronzo sono ornamenti ed armi, e pezzetti informi di varie dimensioni, che si credono i primi rappresentanti dei valori per mezzo del metallo, o primi saggi della moneta (aes rude)1. Fra gli ornamenti abbondano le fibule, varie e ornate, con infissivi globetti di vetro colorato, di grani d’ambra, o bottoni a rilievo; aghi crinali con capocchie a pomelli di pasta di vetro o d’ambra; spirali di bronzo per ornamento delle chiome; braccialetti o

  1. Cfr. Fr. Gnecchi, Monete romane, Milano, Hoepli, 1896, 1^ ediz., pag. 15 e segg.; cfr. S. Ambrosoli, Numismatica, Milano, Hoepli, 1895, pag. 79.