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Trento | 125 |
capo il nome in Tedesco; [Epitafio notabile.] e sotto i piedi l’Epitafio in latino parla così :
Quae modo festivo sonuere Palatia risu,
Lugent, funestae quid referunt lacrymae?
Paulus obit, periere Sales, periere lepores;
Cum quo prodierant, deperiere Ioci.
Spalleggiano la Porta due Pitture à guazzo, l’una del martirio di S. Biagio; l’altra della Risurrettione di Lazaro con sopra nel mezzo una Beata Vergine assistita da S. Vigilio, e Santa Margherita, tutte Figure di conto.
[Chiesa di Santa Maria Maddalena eretta, e quando.] Fù eretta questa Chiesa l’anno 1515. come risulta dalla Porta grande; sù’l frontispicio della quale corre il Distico:
Decipimur votis, & tempore fallimur, & spes
Deridet curas; anxia vita nihil.
Si tenne primamente questa Parochia da Preti secolari, che partirono al venir de’ Padri Somaschi, come partì anche l’Hospital antico di santa Marta, ch’era qui.
[Giesuiti in Trento, e loro essere.] Dalle Chiese Parochiali passaremo à visitar’ i Luoghi Sacri dentro, e fuori di Città, e per prima notarò il Collegio de’ P. P. Giesuiti. E posto in faccia di Contrada lunga in sito nobile. Non porta ancor titolo di fondatione: ma però vi stanno di ferma 22. Padri, quali, se non hanno gran recinto d’Horti, e Giardini, rispetto à gli altri Conventi, tengono ampiezza di fabriche in uno de’ migliori Passi di Città, e godono la più bella vista sù’l Fiume Adice. La loro Chiesa, ch’è angusta,