Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/183

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Trento 179

stoin precipitio trà ferri, senza mai più vederne orma. Serve hora la Tor verde per tenervi la Polvere di Monitione, e guardar’ il Porto.

[Tor Vanga, quale, onde detta.] Anche la Tor Vanga è degna da notarsi, per altezza, e grossezza di mole à quint’angolo assai forte, che serve perciò di propognacolo à Porta, e Ponte S.Lorenzo. Fù fondata già 400 anni dal Vescovo di Trento Friderico Vangen, ò Vanga, da cui prese il nome. Chiamasi anche à distintion di Tor verde, la Torre rossa dal color, che ha, per essere tutta fabricata di Pietre cotte, over Matoni.

[Torri in Trento, à che fatte.] Oltre le publiche sono notabili in Trento le Torri private, che, se non del tutto, almeno in parte si vedono nelle Case molto frequenti; benche non poche si siano affatto demolite. Si fabricorono, credesi, da Reto, Capitan de’ Toscani, che conquistando la Retia, si munì tra questo Passo, come accennai, per via di Torri, quali hanno poi servito contro l’antiche Fattioni, Scorrerie de’ Barbari, & altri Insulti, prima fossero fatte le mura della Città. [Detto notabile in Pisa.] E si può anche dir, per segno di nobiltà antica di prosapia; come si legge della Città di Pisa in Toscana, che anticamente, per rendersi più forte contro le invasioni, non dichiarava nobile chi non haveva Torre in Casa; onde venne il Detto: Habet Turritam Domum. Hoggidì dall’oro si fa nascer la nobiltà, e à forza d’oro espugnasi ogni gran Torre.

L’Arsenal di Trento, ò Casa di Monitione, si fà


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