Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/331

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morivano i Giovani, che i Vecchi; più che gli huomini, le Donne, e trà queste le più belle, come scrive il prefato Canonico; soggiungendo, che, per si gran mortalità le Campagne andorono incolte.

L’anno 1371. fù Peste universale grandissima, e à Trento durò sei mesi continui. E l’anno 1373. regnò in Trento general mortalità, massime ne’ Fanciulli, trà quali à pena di dieci ne campò uno, e perì ancora gran numero d’Adulti, per lo più di morte subita, che Dio guardi.

L’anno 1374. regnò in Trento sì gran copia di grano, e Vino, che si dava un staro di fermento per otto grossi; & un Carro di Vino ottimo, e dolce per sei Fiorini. E fù quest’abbondanza universale: ma compensata l’anno dietro da grani Carestia.

L’anno 1377. il di 29. Agosto in Sabbato circa mezzo giorno comparve à Trento un Essercito sì grande di Locuste, che riempiendo, l’aria oscuravano fino il Sole. Erano questi Animali della lunghezza d’un deto co’l rostro durissimo. Consumorono in molti dì tutte le Biade, e frutti di Valle Atesia; sì che nacque poi una Carestia notabile.

L’anno 1427. fù Peste à Trento così horribile, che la Città restò abbandonata, e ciò si cava da’ statuti del Vescovo Alessandro.

L’anno poi 1439. con la Guerra nel Trentino regnò la Peste, & in quell’anno il freddo fù così fiero, che nella Pianura d’Arco, e Riva, dove stava