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Trento 33

Adice si pescano legnami in quantità, con uncini, e ordigni che stan’ in moto.

[Està salubre, e perche.] Nella Primavera di quest’Anno 1671 se la siccità, che dissi, continua di due mesi non fosse venuta co’l freddo, portava pericolo non ordinario d’inondatione. Che così le nevi montane (per altro in gran quantità) si sono dileguate à poco, à poco; e ’l Fiume Adice con essere stato sù l’orlo per più volte, non è mai uscito da’ confini. E quindi nella seguita Estate non si son viste ne men febri in campo, ò altri mali: ma con istupor de’ Medici s’è goduta una sanità quasi universale, come io stesso, lodi à Dio, posso di ciò scrivere l’esperienza.

[Mezzo per ovviar all’inondationi dell’Adice.] Il Taglio, che si medita far sotto la Città verso Lidorno, sarà rimedio unico, per troncar i piedi all’inondatione dell’Adice, che scorrendo libero per il suo Vaso, darà luogo all’Acque. Così oltre l’avanzo di tante perdute Terre, si preservarà l’aria; e la navigazione non sarà ritardata da Remore, che si trovano, di tante Volte.

[Costitutione de’ Corpi in Trento. quale.] Del resto, per rivenir al Clima, le Genti vi sono communemente ben complesse, e vi godono, come dissi, aria purgata, e salubre trà Valli, e Monti, lungi da paludi, e presso al Fiume: Benche però rispettivamente non vi si vedano Vecchi in quantità, almen di decrepitezza; il che s’attribuisce, ò alla libertà de’ viveri, ò à i Vini, che (attesone la copia, e l’occasione) bevuti liberalmente validi, e sempre puri vanno alle viscere, e accendon la Bile. Onde le Febri, che regnano famigliari, son le terza-