Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/440

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[Gloria desio innato.] prese.Così à mira di Premio, e più d’applauso si gareggiava di correre, e di combattere; Così la Natura non hà acceso di più ardente fuoco nel petto de gli huomini, che il desio della gloria. Ma che?

Per dirupate vie vassi à la gloria,
E la strada d’honor di sterpi è piena;
Non vinse alcun senza fatica, e pena;
Che compagna del rischio è la Vittoria.

cantò Fulvio Testi.

[Civetta Impresa di Pallade, e come] Serva quest’Episodio per quelli principalmente, che militano in Campo di Pallade, lor ricordando, come questa Deità hà per Impresa la Civetta, Uccel notturno, voglio dir, che le Muse vegliano, & che i Libri devono sentir di lucerna:

[Il Mondo è larva, & è Comedia.] Del resto, per finir di Maschere, e di Comedie, il mondo hebbe sempre le sue Larve, e de gli Huomini pur troppo anche senza deguisarsi vanno in maschera; si come nel mondo, ch’è una Scena, ogn’uno rappresenta il suo Personaggio, chi di Comedia con Democrito; chi di Tragedia con Heraclito; chi Tragicomico con tutti due.

[Corsa, ò Giostra de’ Molinari all’Ocha.] Oltre le Deguise, ò Mascherate publiche, notarò à Trento la Giostra de’ Molinari, che accennai. Segue in Contrada di S. Maria Maddalena il giorno della Festa. Allestiti in molta Turba li Giostratori, studiano di spiccar il collo d’un’Oca, che pendente da fune in aria li stà attendendo. Corrono perciò di lena questi Molinari, ciascun sopra Giumento, che, se non altro, per haver al petto, e coda varij arredi, e tintinaboli, causa furioso strepito, e tintamarro; ne hà poco del curioso il veder correre