Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/517

Da Wikisource.

Trento. 513

lo, come cavo da una sua Lettera sotto l’anno 1515.

Notasi anche in Marmo l’Inscrittione con l’Armi del Dottor Gio: Giovanni Giovanni Battista Benamato Arciprete di Riva, Decano Foraneo, e Protonotario Apostolico. Huomo di gran merito nella Cura d’Anime, e nel Governo di sua Chiesa.

Vicino stà sepolto l’Arciprete parimente di Riva Donato Girardi Casista celebre, e del quale non poco si servì ne’ Consigli, e Decisioni il Vicario di Trento, Vescovo Pietro Belli.

[Tomba notabile.] Nel Cimiterio stà la Sepolcral Lapide d’Eustachio di Neidech Cavaglier Cesareo, e Gierosolimitano. Fù quello, che doppo spossessati i Veneti l’anno 1509. entrò primo Capitano per il Vescovo Giorgio suo Fratello nella Rocca di Riva, e per 24. anni continui la governò con somma fedeltà, e fortezza; Così parla il Sasso, che stà rivolto.

Trà le memorie segnalate à’ nostri tempi, e sepolte nello stesso Cimiterio senza Epitafio si fà osservar’ un Dottor Evangelista Bornico Medico Fisico: Huomo di gran vaglia, e credito ne’ Consulti appresso l’Università di Padova. Fù in stima del Cardinal Carlo Madrutio, e del Colonnello Gaudentio Madrutio, à cui servì di Medico ordinario. Fù ricercato con grandi offerte da D. Pietro di Toledo Governator di Milano da lui guarito bravamente in una gravissima infirmità; e si tenne alcun tempo in Corte di Salzburg Protomedico dell’Arcivescovo Paride di Lodron.

Ne si fà tralasciare la memoria d’un Giuris-