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534 | Trento. |
Hermete, dove fù già il Colto di Diana; e vi si legge ancor’ in Pietra l’Inscrittione:
Dianæ Antiochenæ Dicatum, & c.
[Antichità notabile in Calzeranica] Vi si scoprirono, anni fa, tre Medaglie antiche d’Imperatori; e tutt’hora vedesi il Piedestallo, che, per quanto si dice, sostenne l’Idolo. La Chiesa è picciola, ne altro tiene di bello, che l’antichità. Sù’l tener di Calzeranica vengono trà gli altri Frutti, Castagne così grandi, e qualificate, che di queste ne và alla Corte di Cesare. Vi vengono anche buoni Vini, e vi si scava il Vitriolo, & si lavora.
[Borgo di Levico descritto.] Levico è Terra sù’l gran Passo nell’Ingresso di Val Sugana. Fà figura di Borgo aperto ben fabricato con popolatione di Case, & civiltà. La Chiesa Parochiale, ch’è antica, in titolo de’ SS. Martiri Vittor’, e Corona, si mantiene con lustro d’Altari, & Paramenti. Vi stà una Communità considerabile, e ben governata, con haver, oltre buone rendite, anco Privileggi. E guardato il Luogo dal Castello detto della Selva, ch’è antico, posto in altezza, e molto forte, reggendosi per il Vescovo di Trento da un Capitano, ò Luogotenente.
[Aria di Levico quale.] Si trovano ne’ Monti di Levico Caccie nobili, per le varie Selve, che hà, e recessi di Selvaggi tanto Volatili, che Terrestri; onde tali Caccie sono le Favorite del Trentin Prencipe. L’aria del Luogo non è autentica, per causa ò del Lago, ò delle vicine Paludi; quali però sanandosi, come si proggetta, faran doppia figura d’utilità. Hà Levico buon tratto di Campagna, oltre il Monte, e senza il