Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/96

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92 Trento

delle più ardue, e più rilevanti, e nella qual si prese lena per le quattro ultime promosse, e proseguite doppo successivamente: [Ostacoli seri.] ma non senza fraporsi que’ ritardi, contrasti, e difficoltà, che si può imaginare per parte di Satanasso, qual, per ostar’ al fine d’un tal Concilio, chiamate à consiglio tutte le Potenze d’Averno, parve, non fosse, per finirla mai. Tratto certamente da quel Serpe antico, che: Insidiatur Calcaneos e da quell’Huomo nemico sopraseminator di Zizania fin tra li stessi Padri, che non poteva pur veder unanimi trà loro, e cospiranti à si santa Impresa. [Pericolo di nuove rotture.] In fatti fù per ritardarsi, anzi rompersi dinuovo l’Opera sù’l punto di varij colori, e pretesti, che s’affettavano à bello studio, come dalla Lettera stessa di Cesare si scorge chiaro, e già se ne faceva correre voce publica.

[Acudimento de' Legati, & oratori al Sacro Concilio.] Ma pur alla fine, urgendo la presenza de’ Cardinali Legati, e de gli Ambasciatori de’ Prencipi, sù le insistenze in particolare ogn’or più vive, valide, e pressanti del Papa, e dell’Imperatore, in capo à un anno di proseguimento con ogni premurosa costanza, e sollecitudine, non ostando le contrarietà provenute tutta via dalla rivolta d’Inghilterra; dalle Guerre civili di Francia; dalle invasioni del Turco in Transilvania, & Ungheria; e sopra tutto dalla cervicosa perfidia, e perversità de’ Protestanti Heretici Luterani non men, che Calvinisti, e d’altre Sette, che tutti in se uniti dandosi mano nella libertà