Pagina:Trento sue vicinanze 1836.djvu/15

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vece ventimila anime nella più piccola Rovereto! Noi daremo il novero degli abitanti di Trento, de’ suoi dintorni, del Circolo e della Diocesi in altro luogo.

Chi ama di percorrere questa città per vedere il più notabile del suo materiale, seguendo il mio consiglio, si farà condurre per primo a Porta d’Aquileja, e quivi gli si presenterà maestoso alla vista il Palazzo di Castello. Intorno al quale amo di lasciar parlare un illustre imparziale straniero, che, da me pregato, dettò su questo edifizio e su quelli di Santa Maria e della Cattedrale, suoi così detti Cenni artistici. Questi è il valente Rodolfo Vantini da Brescia, architetto già conosciuto per sue opere mirabili. Dovendo per altrui consiglio fare mia la sua esposizione, voglio che ad esso ne sia data la debita lode.

Il Palazzo di Castello è l’edifizio che torreggia su gli altri di questa città e per la gigantesca sua mole e per essere collocato nel luogo più eminente di essa. Fu per lungo tempo residenza de’ vescovi principi di Trento, e quindi nelle sue elevazioni esterne, come negl’interni compartimenti, presenta saldezza di forme, grandiosità di proporzioni, e magnificenza di ornamenti. E però noireputia-