Pagina:Trento sue vicinanze 1836.djvu/157

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e Caldonazzo, come scrive Lewald (che passò per la Valsugana pieno di cattivo umore e frettoloso, perchè sua Frau era spaventata dai ragni, ed esso non trovò cibi convenienti al suo rango e alle sue abitudini), ma proprio dai due detti laghi. Da Trento si va per questa vallea a Bassano, sempre lungo il Brenta, passando di là da Civezzano e Pergine per Levico, Borgo, Castelnuovo, Grigno, Primolano, Solagna, ed altre piccole terre. Essa è molto bene coltivata, specialmente da poco in qua. Il maiz, la vite, il gelso fanno la prosperità del paese, che alleva anche molto bestiame, e vende, in lontane regioni ottime castagne. Quivi furono e sono, come sul Perginese, miniere di ferro, di vitriolo, di allume, di antimonio. E nel monte presso Levico trovansi fonti di acqua vitriolica, alluminosa, ferruginosa. Abbonda anche la valle di Petrificati.

3.o A settentrione di Valsugana è, pur su la sponda sinistra dell’Adige, la valle di Fieme, e più verso Trento quella di Cembra, per le quali ha corso lo Avisio. Fieme abbonda molto di legname da fuoco e da fabbrica, e alleva con diligenza bestie bovine. Ivi sono le cave di marmo di varie sorti,