Pagina:Turco - Canzone senza parole.djvu/362

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volta, nella lontananza, nel tempo che passa e non muta, il suo pietoso, soccorrevole pensiero si rammenterà forse della mia solitaria vita.....

Egli aveva parlato con calma, ma un’angoscia così desolata gli trapelava dal volto e dalla voce che la fanciulla, incapace di trattenersi, scoppiò in un singhiozzo.

— Dio buono, ella piange! non voglio, non voglio che pianga per me! — esclamò il giovine dimentico di sè stesso. — Fui pazzo!... un momento d’esaltazione, non ci pensi più, Manuela!

E la fece sedere su un muricciuolo, e colla sua solita persuasiva dolcezza tentò acquetarla, implorando ancora ansiosamente il suo perdono.

Ma in quel punto, in una svolta della strada, comparve Eva Antella col suo bambino e con Montemagno, e alla vista di lui, Manuela si scolorì talmente in viso, che Rose ebbe colla conferma dei suoi timori un’istantanea conoscenza del vero. Forse la fanciulla non aveva compreso, ella stessa fino a quell’ora rivelatrice, lo stato del proprio cuore. Tuttavia, colla solita mirabile destrezza femminile, ella spiegò come si fosse sentita male per la via e il medico si fosse trovato pronto a soccorrerla.

Tornarono tutti insieme allo stabilimento senza poter vincere un vago senso d’imbarazzo che li rendeva silenziosi.

Quando si fu rassicurato che la signorina Aparia s’era perfettamente riavuta, Rose s’affrettò di chiu-