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2 la fanciulla straniera


I giovani salirono nell’elegante landau padronale considerandosi vicendevolmente con benevola curiosità, e i cavalli s’avviavano a un trotto serrato verso la via Nazionale.

— E dunque, Anna, quando prenderai la laurea? — interrogò Dorabella.

— L’anno venturo soltanto. La morte del babbo ha interrotto i miei studî.

— Era molto buono lo zio, non è vero?

— Un’anima superiore — mormorò la fanciulla con un’improvvisa angoscia che tradiva lo spasimo interno del suo inassopito dolore.

Le tre manine di nuovo si strinsero con un certo trasporto e Dorabella riprese:

— Era d’accordo che tu studiassi medicina?

— L’ha desiderato egli stesso. Forse, io avrei preferito le scienze naturali, ma poi compresi che aveva ragione, come di consueto. Quando ripugna la solita carriera dell’insegnamento per la donna è ancor sempre la via da prescegliersi. Io mi dedicherò in particolar modo alla pediatria.

— Scusa, a...

— Alla cura dei bambini malati — spiegò subito Decio, arricciandosi i piccoli baffi neri, poi, per deviare il discorso, egli chiese:

— Hai viaggiato sola altre volte?

— Oh sì, ci sono avvezza. È una triste necessità quando non si ha più nessuno.

— Adesso non dirai più così — continuò il giovane, amorevolmente — che cosa faresti lassù fra quelle nebbie?

— Grazie! il vostro gentile invito mi ha commossa. Avevo tanto bisogno di conforto! Del resto, l’occupazione non mi manca. Ho ancora molto da lavorare prima di raggiungere una certa libertà geniale nello studio. E poi... se non prossimi parenti, mi rimangono due tre cari amici a Berlino.

— Amici o amiche? — domandò Decio, sorpreso.

— Amici. Mio padre aveva delle sicure affezioni. Oh le donne! scusate, cugine mie, esse sono eccezionalmente fedeli nell’amicizia.

Una bimba dagli occhioni neri, approfittando d’una breve sosta nella circolazione, era salita sulla predella, aveva gettato un mazzolino di mammole alla forestiera. Decio ne acquistò alcuni e glieli offerse.

— La buona opinione che hai degli uomini mi lusinga assai! — diss’egli sorridendo.