Pagina:Ultime lettere di Jacopo Ortis.djvu/230

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DISCORSO SUL TESTO DEL POEMA DI DANTE.

detto XI si ritorsero sotto Clemente V più efficaci m danno de’ Ghibellini ; a’ quali forse le loro speranze produssero inuovi bandi d’infamia e di morte che gli inseguivano per tutta l’I- talia. La data del ritorno di Dante alle falde meridionali del- l’Apenuino, e la sua necessità e la sua fretta a dilungarsene un’altra volta, consuonano con l’epoca ch’egli espressamente registra del suo ricovero presso i Signori di Lunigiana. Un’om- bra gli dice nel Purgatorio :

Chiamalo fiii Currado Malaspina; Non son raiiUco, ma di lui discesi: A’ niioi portai l’amor, che qui raffina.

0, dissi lui, per li vostri paesi Giammai non fui: ma dove si dimora. Pur lulfa Europa, cii’ei non sian palesi ?

La fama, che la vostra casa onora, Grida i Signori e grida la contrada. Si che ne sa, chi non vi fu ancora.

VA io vi giuro, s’io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia DjI pregio didla borsa e dilla spada.

Uso e natura si la privilegia, Coe perchè il capo reo lo mondo torca, Sola va dritta, e il mal cammin disprtgia.

VA egli: Or va; che il Sol non si ricerca Fette vulte nel letto, che il Montone Con tutti e quattro i pie cuopre ed iniorca,

Che rotesta cortese opinione Ti fia chiavata in mezzo della testa, Con maggior chiovi, che d’altrui sermone «.

Adunque la verità del vaticinio pronunziato nel 1300 fra’ morti incominciò ad essere esperimentata da Dante sett’anni dopo ne’ monti di Luni, e nella casa de’ Malaspina. Tuttavia, ch’ei fosse ospite di Morello figlio di Corrado, e non d’altri di quella famiglia, non abbiamo altra prova se non J’opiniune ch’ei gli abbia dedicato la Cantica del Purgatorio. È opinione antichis- sima, si che il difeHderla e l’annientarla riesce egualmente dif- ficile, e la tenterò dove importi. Farmi improbabile per ciò che è ridetta, a modo di panegirico, fra le molte storie di libera- lità de’ molti Signori d’Italia al Poeta ne’ libri di genealogie frequentissimi ne’ paesi dove i patrizj , standosi scioperati e nuai di potere e di fama, sogliono rimeritare riconoscenti chiun- que li veste delle glorie amplificate de’ loro maggiori ^. Tutti i Malaspina guidavano le armi de’ Ghibellini, da Morello in fuori che parteggiava co’ Guelfi. Non dirò io che ciò basti a far dubitare fortemente ch’egli, s’era d’indole generosa, non ab- bia accolto umanamente un nemico de’ Guelfi di nobile inge-


1 Purgatorio, Vili, H8, seg.

2 Porcacclii, Storia della Famiylia Malaspina» pagg. i73, 178, edizione Vero- nese, i^.


biSàORSO