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96 una famiglia di topi


Quell’andare incontro all’ignoto, massime la prima volta, è sempre una cosa che fa battere il cuore più forte del solito.

E il cuore di Moschino batteva forte davvero.

Le scale gli parvero eterne, benchè l’appartamento dei Sernici fosse al primo piano; saltella, saltella, arrivò in fondo; e allora gli si parò innanzi un largo androne, che da un lato menava sulla via, dall’altro in un giardino.

Moschino rimase un po’ come l’asino di Buridano: non sapeva che scegliere, se il giardino o la via. Da che parte era il mondo?

Una carrozza a due cavalli che passava ratta come un baleno, e alcuni carri pesanti, carichi di pietre, che facevan tremare tutto il palazzo, gli suggerirono l’idea di rinunziare al viaggio verso la strada; di modo che voltò risolutamente dalla parte dell’orto.

Il tempo, vero tempo d’autunno, era piut-