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124 una famiglia di topi


La contessa s’era svegliata con un febbrone da cavalli; e fin dal mattino tutti erano in moto. Il conte era corso a chiamare il medico; la Letizia faceva bollire del brodo ristretto; i bambini se ne stavano a lato del letto, caso mai la mamma avesse avuto bisogno di qualcosa. Ai topini non guardò più nessuno.

― O che novità è questa! ― pensò Dodò quando, venuta l’ora della colazione, vide la tavola sparecchiata. E, balzellon balzelloni, attraverso i salotti, attraversò lo studio della contessa, ed entrò nella camera.

Gli scuri della finestra erano chiusi, e la camera rimaneva nella mezz’ombra. Dodò spiccò un salto su la poltrona a’ piedi del letto; balzò con un altro salto sul letto, e guardò. In quel momento la contessa, eretta sul gomito, stava bevendo una tazza di brodo che le reggevano i suoi figliuoli. Nello fu il primo a scorgere Dodò, che, zitto a sedere