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138 una famiglia di topi

     Bietoloso ferisce nella pancia
     Saltapignatte; e Mangiapane fende
     La testa a Urlone, e in terra lo distende.
  Godipalude allor s’accende d’ira,
     E coglie Passabuchi con un sasso
     Che tra il collo e l’occipite gli tira;
     Ma Leccaluom, benchè ferito e lasso,
     Vibra sul feritor l’asta di sotto,
     E steso al suol lo fa cader di botto.
  Mangiacavoli, preso da paura,
     Fugge allo stagno, e seco trae fuggendo
     Leccaluomo che cade alla ventura,
     E manda fuor lo spirito, bevendo.
     Navigan le budella a fior dell’acque,
     Ove l’eroe, con rotto il ventre, giacque.
  Cannucciaio ammazzò Scavaformaggio;
     Ma s’abbatte nel re Scavaprosciutti,
     E, sentendo venir meno il coraggio,
     Gitta lo scudo, e si salva ne ’ flutti.
     Cannucciaio una pietra in tanto assesta
     A re Mangiaprosciutti nella testa.
  Seguitava così con sorti incerte
     La gran battaglia da una parte e l’altra:
     Erano le due schiere in armi esperte,
     Benchè qual più valente, e qual più scaltra.