Bietoloso ferisce nella pancia
Saltapignatte; e Mangiapane fende
La testa a Urlone, e in terra lo distende.
Godipalude allor s’accende d’ira,
E coglie Passabuchi con un sasso
Che tra il collo e l’occipite gli tira;
Ma Leccaluom, benchè ferito e lasso,
Vibra sul feritor l’asta di sotto,
E steso al suol lo fa cader di botto.
Mangiacavoli, preso da paura,
Fugge allo stagno, e seco trae fuggendo
Leccaluomo che cade alla ventura,
E manda fuor lo spirito, bevendo.
Navigan le budella a fior dell’acque,
Ove l’eroe, con rotto il ventre, giacque.
Cannucciaio ammazzò Scavaformaggio;
Ma s’abbatte nel re Scavaprosciutti,
E, sentendo venir meno il coraggio,
Gitta lo scudo, e si salva ne ’ flutti.
Cannucciaio una pietra in tanto assesta
A re Mangiaprosciutti nella testa.
Seguitava così con sorti incerte
La gran battaglia da una parte e l’altra:
Erano le due schiere in armi esperte,
Benchè qual più valente, e qual più scaltra.