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176 | una famiglia di topi |
terei nel petrolio ardente; ma sento che le gambe non mi reggono, se debbo veder de’ signori. Non ci sono avvezzo, io; sono un selvaggio.
― Prova; ― gli ordinò Dodò ― perchè se, dopo tutta la tolleranza che ho avuta e i buoni consigli che t’ho dati, ti ritrovo ancora nei cantucci con mia sorella, la Lilia la mordo a sangue; e quanto a te.... quanto a te, so io come ti concio.
― Coraggio, Rosichino mio, coraggio! ― badava ancora a susurrare la Lilia.
― Verrò ― promise finalmente Rosicalegno, che non sapeva resistere alle moine di quella topa. ― Verrò; e sarà quel che sarà!
― Sarà il tuo matrimonio e la tua fortuna, credimi! ― disse Dodò, sicuro del fatto suo.
Poi, avvicinatosi al topino bigio, gli diede un bacio fraterno sul muso; e tirando la propria sorella per una zampa, le ordinò: