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194 una famiglia di topi


— Non far mai più di queste goffaggini, sai! gli disse affettuosamente Ragù perchè io conosco la nostra signora: nulla le dispiace quanto la mancanza di pulizia. Se Nello, ch’è suo figlio, si sporca le dita d’inchiostro, la contessa non gli dà il bacio della buona notte, e lo benedice di lontano, senza nè meno guardarlo.

— Oh, no, no! Non lo faccio più, lo giuro! — rispose Mimmi, estremamente mortificato.

E mantenne il giuramento, perchè quella fu l’ultima azione da topo maleducato ch’egli commettesse.

Quando il bell’appartamento dei Sernici fu tutto in ordine, il conte manifestò alla sua signora l’intenzione di preparare un grandioso ricevimento, per festeggiare, quanto meglio era possibile, il ritorno della loro fortuna.

— Inviteremo chi vorrai, quando e come vorrai — gli dichiarò, col suo solito garbo