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capitolo decimo. | 203 |
Quasi tutti, o poco o molto, conoscevano i topini di casa Sernici; e il nome della Lilia, la sorcetta tutta bianca, non era nuovo per nessuno di loro.
Ma chi può figurarsi quanto fantasticassero ne’ giorni che precedettero la riunione famosa?
— O che sarà questo matrimonio? — badavano a domandare a’ loro genitori e parenti, rapiti all’idea d’assistere a una festa così completa di bimbi e di bestioline.
I genitori e i parenti non sapevan che rispondere; ma, certo, se la contessa Sernici aveva preso a far qualcosa, doveva riuscir bene; perchè v’eran poche signore piene di cuore e d’intelligenza come lei.
Finalmente si arrivò alla felice serata del Natale. I saloni de’ Sernici eran tutti splendidamente illuminati; gruppi di piante fiorite li decoravano profumandoli. Soltanto l’ultima sala, quella attigua allo studio della contessa,