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204 una famiglia di topi

rimaneva ermeticamente chiusa; e per quanto Rita e Nello avessero fatto, non aveano potuto penetrarvi.

Tra le nove e le nove e mezzo quasi tutti gl’invitati si trovarono riuniti. Erano piccole marchese di Pompadour, coi capelli incipriati, graziose nelle vesti cilestrine e color di rosa; Turchi barbuti da’ pantaloni larghi, dal turbante bianco, con in bocca una pipa più lunga di loro; contadine della Brettagna con le berrette puntute e alate, il fazzoletto di pizzo incrociato sul seno e la crocetta d’oro appesa al collo per un vellutino; c’era un soldato romano del tempo degl’imperatori; un Greco con la gonna a pieghe e la cintura carica d’armi di cartapesta; un trovatore del Medio Evo col liuto a tracolla; una zingara col vestito rosso e una miriade di medagline su la fronte e sul petto; poi pescatori e canottieri con le reti e co’ remi. Vittorio Dalpiano era un bel mago, con un abito sciolto di stoffa nera,