Pagina:Vannicola - De profundis clamavi ad te, 1905.djvu/32

Da Wikisource.

razione unica e multiforme d’una sola Idea e d’una sola Bellezza.

Io compresi allora che fra spirito e rappresentazione, fra Religione e Arte, non esiste limite di dualità perchè insieme fuse nella unità dell’ispirazione e della visione. Tutte e due vivono d’illuminazione e portano, dall’Eden alla valle di Josafat, la gloria di Dio come un manto di porpora sontuosissimo.

Tutte e due vengono da Oriente, come il sole, dal sonno, dall’ombra del Settimo giorno, magnificamente vestite dell’efod, libere, aeree, soprannaturali, gli occhi aperti verso il Cielo, non toccando la terra se non per abbandonarla.

E l’istante in cui esse toccano la terra è l’istante dell’Ebrietà, l’istante in cui cade più viva sulla terra la luce magnifica della settimana, l’istante in cui risuona più viva sulla terra l’eco della parola creatrice: fiat lux.

E in quell’istante la Religione e l’Arte colorano sulla terra, a grandi tratti, largamente, gloriosamente, il Ricordo invincibile, la Speranza invincibile....