Pagina:Vannicola - De profundis clamavi ad te, 1905.djvu/39

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Beethoven non è soltanto il Dolore.

Beethoven è ancora l’orgoglio, l’orgoglio del Dolore.

Un orgoglio sincero e profondo.

Un orgoglio che vuole essere solo, solo col Dolore.

Un orgoglio che s’inginocchia e che piange.

Un orgoglio che fa pensare al Mosè del De Vigny:

«O Seigneur! j’ai vécu puissant et solitaire,
Laissez-moi m’endormir du sommeil de la terre!»

E l’orgoglio somiglia allora alla grande piramide di Giseh, ove sono nascosti i grandi misteri e nel cui centro sta il sarcofago che gl’iniziati chiamano il Sarcofago della Resurrezione.