Pagina:Vannicola - De profundis clamavi ad te, 1905.djvu/80

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con la vilissima brama di gioie materiali. Credo, all’incontro, che i discepoli fedeli della grande e vera Arte saranno glorificati e che, avviluppati d’un celestiale tessuto di raggi, di profumi, d’accordi melodiosi, essi torneranno a disperdersi, per l’eternità, nel seno della divina sorgente d’ogni armonia».

Così Riccardo Wagner, all’inizio della sua carriera, esprimeva la sua nobile e altissima fede nell’Ideale. E questa fede fu completa, assoluta, senza restrizioni, senza esitazioni, senza concessioni. Essa fu la colonna di fuoco che guida il legislatore incontro all’aspettazione delle genti, per la conquista d’una terra promessa.


Non così inalterabile è il sentimento filosofico e religioso che informa ogni opera di Wagner, e che, materiato di poesia e di musica, si trasfigura in una vera rivelazione.

Dopo di aver opposto la Natura e il Cristianesimo, Riccardo Wagner arriva a rico-