Pagina:Vannicola - De profundis clamavi ad te, 1905.djvu/95

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Prima del Parsifal; sembra che la disperante certezza di Faust abbia convinto Riccardo Wagner che solo il dolore è reale e l’ideale non è che un sogno.

Sempre il suo eroe lotta amaramente e sospira la sua liberazione premuto da una cupa fatalità come da una mano inesorabile.

Elsa chiama a sè l’Ideale, il buon Angelo dell’anima umana. E l’Ideale viene a lei dalla sua avventurata patria, ritto sopra una barca leggera, condotta da un cigno meraviglioso, brillando al sole nella sua armatura lucente.