Pagina:Vasari - Le vite de' piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 3-2, 1568.djvu/100

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forza, o tregua al mio gran duolo interno, soffrirlo in pace mai, Signor superno, che fin qui nuova ogn’or pena mi desti? Dunque de’ miei più cari or quegli, or questi verde sen voli all’alto asilo eterno, ed io canuto in questo basso inferno a pianger sempre e lamentarmi resti? Sciolgami al men tua gran bontate quinci, or che reo fato nostro o sua ventura, ch’era ben degno d’altra vita e gente, per far più ricco il cielo e la scultura men bella, e me col buon Martin dolente, n’ha privi, o pieta, del secondo Vinci.

IL FINE DELLA VITA DI PIERO DA VINCI, SCULTORE