Pagina:Vasari - Le vite de' piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 3-2, 1568.djvu/467

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da gran moltitudine d’Angeli, nell’altra alcuni Santi con molti Angeli attorno, e nella terza Gesù Cristo in una nuvola, con la Nostra Donna che gli presenta San Domenico, le quali tutte opere l’hanno fatto conoscere per valentuomo et amorevole della sua città. In Vinezia poi, dove quasi sempre è abitato, ha fatto in diversi tempi molte opere, ma la più bella e più notabile e dignissima di lode, che facesse mai Paris, fu una storia nella scuola di San Marco da San Giovanni e Polo, nella quale è quando quel pescatore presenta alla signoria di Vinezia l’anello di San Marco, con un casamento in prospettiva bellissimo, intorno al quale siede il senato con il doge; in fra i quali senatori sono molti ritratti di naturale, vivaci e ben fatti oltre modo. La bellezza di quest’opera, lavorata così bene e colorita a fresco, fu cagione che egli cominciò ad essere adoperato da molti gentiluomini, onde nella casa grande de’ Foscari da San Barnaba fece molte pitture e quadri, e fra l’altre un Cristo che sceso al limbo, ne cava i Santi Padri, che è tenuta cosa singolare. Nella chiesa di San Iob in Canal reio fece una bellissima tavola, et in San Giovanni in Bragola un’altra, et il medesimo a Santa Maria della Celeste et a Santa Marina. Ma conoscendo Paris che a chi vuole essere adoperato in Vinezia bisogna far troppa servitù in cortegiando questo e quello, si risolvé, come uomo di natura quieto e lontano da certi modi di fare, ad ogni occasione che venisse andare a lavorare di fuori quell’opere che innanzi gli mettesse la fortuna, senza averle a ire mendicando; per che trasferitosi con buona occasione l’anno 1538 in Francia al servizio del re Francesco, gli fece molti ritratti di dame et altri quadri di diverse pitture, e nel medesimo tempo dipinse a monsignor di Guisa un quadro da chiesa bellissimo et uno da camera di Venere e Cupido. Al cardinale di Loreno fece un Cristo ecce homo, et un Giove con Io, e molte altre opere. Mandò al re di Pollonia un quadro, che fu tenuto cosa bellissima, nel quale era Giove con una ninfa. In Fiandra mandò due altri bellissimi quadri: una Santa Maria Madalena nell’eremo, accompagnata da certi Angeli, et una Diana, che si lava con le sue ninfe in un fonte, i quali due quadri gli fece fare il Candiano milanese, medico della reina Maria, per donargli a sua altezza. In Augusta fece in casa de’ Fuccheri molte opere nel loro palazzo, di grandissima importanza e per valuta di tremila scudi. E nella medesima città fece per i Prineri, grand’uomini di quel luogo, un quadrone grande, dove in prospettiva mise tutti i cinque ordini d’architettura, che fu opera molto bella; et un altro quadro da camera, il quale è appresso il cardinale d’Augusta. In Crema ha fatto in Santo Agostino due tavole, in una delle quali è ritratto il signor Giulio Manfrone, per un San Giorgio tutto armato. Il medesimo ha fatto molte opere in Civitale di Belluno, che sono lodate, e particolarmente una tavola in Santa Maria et un’altra in San Giosef, che sono bellissime. In Genova mandò al signor Ottaviano Grimaldo un suo ritratto grande quanto il vivo e bellissimo, e con esso un altro quadro simile d’una donna lascivissima.