Pagina:Vasari - Le vite de' piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 3-2, 1568.djvu/526

Da Wikisource.

gli autori nuovi e con le carte giuste delle navigazioni, con somma diligenzia fatte le scale loro da misurare, et i gradi dove sono in quelle, e’ nomi antichi e moderni. E la sua divisione di questi quadri sta in questo modo: all’entrata principale di detta sala sono negli sguanci e grossezza degli armarini, in quattro quadri, quattro mezze palle in prospettiva: nelle due da basso son l’universale della terra e nelle due di sopra l’universale del cielo, con le sue imagini e figure celesti; poi come s’entra dentro a man ritta è tutta l’Europa in 14 tavole e quadri, una dreto all’altra fino al mezzo della facciata che è a sommo dirimpetto alla porta principale, nel qual mezzo s’è posto l’oriolo con le ruote e con le spere de’ pianeti che giornalmente fanno entrando i lor moti: quest’è quel tanto famoso e nominato oriolo fatto da Lorenzo della Volpaia fiorentino. Di sopra a queste tavole è l’Affrica in 11 tavole, fino a detto oriolo; séguita poi di là dal detto oriolo l’Asia nell’ordine da basso, e camina parimente in 14 tavole dell’Asia, in altre 14 tavole, seguitano le Indie Occidentali cominciando come le altre dall’oriolo e seguitando fino alla detta porta principale, in tutto tavole 57; è poi ordinato nel basamento da basso in altretanti quadri attorno a torno, che vi saranno a dirittura a piombo di dette tavole tutte l’erbe e tutti gli animali ritratti di naturale secondo la qualità che producano que’ paesi. Sopra la cornice di detti armari, ch’è la fine, vi va sopra alcuni risalti che dividono detti quadri che vi si porranno alcune teste antiche di marmo di quegli imperatori e prìncipi che l’hanno possedute, che sono in essere, e nelle facce piane fino alla cornice del palco, quale tutto di legname intagliato, et in 12 gran quadri dipinto per ciascuno quattro immagini celesti, che farà 48, e grandi poco men del vivo con le loro stelle; sono sotto (come ho detto) in dette facce 300 ritratti naturali di persone segnalate da 500 anni in qua o più dipinte in quadri a olio (come se ne farà nota nella tavola de’ ritratti, per non far ora sì lunga storia con i nomi loro) tutti d’una grandezza e con un medesimo ornamento intagliato di legno di noce, cosa rarissima. Nelli due quadri di mezzo del palco larghi braccia quattro l’uno, dove sono le immagini celesti, e’ quali con facilità si aprono senza veder dove si nascondano, in un luogo a uso di cielo saranno riposte due gran palle alte ciascuna braccia tre e mezzo, nell’una delle quali anderà tutta la terra distintamente, e questa si calerà con un arganetto che non vedrà fino a basso e poserà in un piede bilicato che ferma si vedrà ribattere tutte le tavole che sono a torno ne’ quadri degli armari et aranno un contrasegno nella palla da poterle ritrovar facilmente. Nell’altra palla saranno le 48 immagini celesti accomodate in modo che con essa saranno tutte le operazioni dello astrolabio perfettissimamente. Questo capriccio et invenzione è nata dal duca Cosimo per mettere insieme una volta queste cose del cielo e della terra giustissime e senza errori e da poterle misurare e vedere, et a parte e tutte insieme come piacerà a chi si diletta e studia questa bellissima professione, del che m’è parso debito mio come cosa degna di esser nominata farne in questo luogo per la virtù di frate Ignazio memoria, e per la grandezza di questo Principe che ci fa degni di godere sì onorate fatiche e si sappia per tutto il mondo. E tornando agl’uomini della nostra