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904 TERZA PARTE

dipinte erano rendeva heroica, & magnifica, & molto ornata vista: sicome non meno facevano nelle Colonne, & in tutti i!luoghi cueaccomodatamétemetter li potevano oltre a Trofei, & l’Armi, le Croci di santo!/Andrea, & i fuaili, & le Colonne d’Hrcole col moitodel PLVS VLTRA, principale impresa di questo Arco, & moltealtre finuli usate dagl’huomini di quella Imperzalilluma famiglia. Ertale era la uista principale, che fi offerivaa chi per diritta uia con la pompa trapaslar uoleva: maa quelli, che per il contra= rio della uia de Tornabuoni uersoi Tornaquinci uenivano faceva forse co non men vago ornamento per quanto la stretteza della strada ne concedeuail medesimo sperracolo proportionatamente accomodaro: percioche iui, che lapartedi dierro chiameremo, quali un’altro corpo simileal descritto formaroerazeccetto, che per la stretteza della strada doue quello di quattro questo di tre foli archi fi uedeva composto; l’un de quali con fregiature, & cornici congiungendoli, & per cio doppio rendendo quello sopracui si dis se, che fu la statua del secondo Maslimiliano oggi imperante polta; & l’altra con la descritta prospettiva, che la torre nascondevaanch’egli appiccandosi faceva, cheil terzo lasciando fimilmente dietro ase. una quadrata piazettare ftava l’ultimo di. chi con. la pompa usciva: & (i dimostrava il primoa chi p il contrarioper lastrada de Tornabuoni tornava: foprailquale(che fu nella medesimaformache idescruti)era fi comeiui gl’Imperadori in questi fi uedevano trorreggiate main piedi stando dueRe Filippi padre l’uno, & l’altro figliuolo del gran Carlo qui nto: quello, & il secondo cioè, cheripieno di tà ra hberalità, & giustitia honoriamo oggi per grandissimo, & potentislimo Redi tanti nobilisfimi regni. frail quale, & la starua del predetto suo Auo a uedeva nelrigirante fregio dipinto questo medelimo secondo Filippo con maestà sedere, & innanzi stargli una grande, & armata Donna: conosciuta Ia Croce bianca, che in petto haucuaeller Malta, dalui con la virtu dell’Illua ftrislimo Signor don Garzia di Tolledo, che ritratto ui era, dall’assedio turchescoliberata; & pareva, che come memoreuole del grandissimo benefino uoleslc porgergli l’oslidional coronadi gramigna: ilche era fatto manifesto dal sorroscrurogli Epitaffio, che diceva.

Melita crepta è saucibus immanisoimori hostium, ftudio& @ auxilijs pijsiimi Rezis Phi

. lippi conseruatoremsuum corona graminea donat.

Erpercheîaparte che uerlo la strada della Vigna risguardava haucsse an ch’ella qualche ornamento, colsa conueneuole parle fra l’ultima cornice oue posavan le statue, & l’arco; che grande spatio era, con un grande Epitaftio di

. chiarare il concetto di tutta questa grandulima mole dicendo.

Amperio late fiulgentes aspice Rezes Austriaca hos omnes edidit alta Domus. His inutCta fuit uirtus: his cunta subacta

His dota esi tellus, seruit, @& ’ Ocecanus.

‘Sicomenellamedelimaguisa, & perla medefima cagione li fece diuetto

il Mercato vecchio anche in questo dicendo

ia——— — -