Pagina:Vasari - Le vite de' piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 3-2, 1568.djvu/552

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516 E TERZA PARTE natissimo quanto proportionatamente fi doucua. Descritta hora la forma generale di tutto l’edifitio, & alla particolare discendendo, & dalla parte dis nanzi, & che prima a gl’occhi de camminant fi offeriva, & che a guisa d’Arco tr16fale, come li è detto, & d’ordine Corintio, era incominciando; zfiuede uail predetto Arco ellere dall’una, & dall’altra parte meslo in mezo da due armate, & molto bellicose starue; zdi cui ciascuna lur una gratiosa porticella posandoh, fi uedevano fimilmente fuori d’una nicchia mesla da due propor tionate colonneanch’ella in mezo ufcire. Er erano queste(quellacioè, che dalla parte destra fi dimostrana)fatta per il DucaAlessandro gencro delchia rissimo Car!o Quin to, Principe spiritoso, & ardito, & di molto gratiole maniere; tenentein una mano la spada, & nell’altra il bastò Ducale, col mot to per la sua acerba mortea piedi postogli, chediceva. SI FATA ASPE= RA RVMPAS ALEXANDER ERIS. manqlla dallaparte sinistra (i ve deva fi come tuttigl’altri da natural ritratro il valorofissimo Signor Giovan nicol Calce d’una lancia rottain mano, & col suo titolo anch’egli sottoipie di ITALVM FORKTISS. DVCTOR. Erperchesopral’architraue di queste quattro prima descritte colonne era proportionatamente posto un’ Jarghissimo fregio; per quella largheza, che tencua la nicchia, fi uedeva sopra ciascuna delle statue un quadro melslo in mezo da due pilastrizoucin qla lofopra’ Duca alestandro fi uedeva di pittura ladi Iui usata impresa del Rie nocetotecol mottodi NON BVELVO SIN VENCER. Ersopra qlla del S. Giovanni nella medesima guisa ilsuo ardente Fulmine. Ma sopra l’ac co del mezo, che adito capace per piu di fette braccia di largheza, & per piu didue quadri d’alteza alla trapallante pompa dava, & sopra alla cornice, & afrontelpitij, li uedena con bella maestà a feder posta quella del ualoroso, & prudentissimo Duca Cosimo padre ottimo del fortunaussimo Sposo cò il suo motto apiedi anch’egli, che diceva PIETATE INSIGNIS ET AR MIS. & con una Lupa, & un Leone, che in mezo lo mettevano prese p Fio renza, & per Siena, che da luitette, 8& accarezateinsieme amicheuolmente di riposarsi sembravano. Laquale statua fi uedeva situata a punto nel fregio & nella dirittura, & in mezo mella da quadri delle descritte umprele, nascen do per quanto teneva questa largheza sopra l’ultima cornicein alto co suoi pilastri proportionati, & cornice, & altri abbigliamenti un altro quadro di pitrura, in cui alludendo alla creatione del predetto Duca Cofimo, molto p priathente si nedeva figurata l’historia del giovane Dauit, quando da Samuel fu unto Re: col suo motto. A DOMINO FACTVM EST ISTVD. ma fopra quest’ultima cornice, che s’alzava molto grande patio da terra fi uedevapoi l’Arme di quella ben aunenturosa famiglia, grande, & magnifica quanto fi conueniva, che da due Vittorie finte pur sempre di marmo era anch’ella con la ducal Corona sestenura: hauendo sopralaprincipale entra tadell’Arcoin accomodatissimo luogo l’inscrittione, che diccua. V’iirtuti felicitati; ilustrifinue Medicee familie, que flos Italic: lumen Hetrurie: ccus patrie semper fiit: nunc ascita sibi Casaria sobole, ciuibus securitatem, @& Omm suo imperio dignitatem auxit, gr ata patria dicat. Ma cniraado dentro aquelto Arco fi trovaua quali una loggia assai capa ce, & lungacon lafuauolta disopra bizarrissimamente, & con bellislimo gar bo | |