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DEGL’’ACCADEMICI 9

Éssendogli disoprain luogo d’historia, & di quadro in due ovati dipinte te ducimprele, del fortunato Ducacioè il Capricorno cò le sette stelie, & col FIDVCIA FATI, & la Donnolacon il motto del’AMAT VICTORIA CVRAM dell’Eccellentislimo Principe. Eranopoinelletre nicchie, che nelle tre faccie seguenti uenivano le statue, de trePontefici maslimi, che sono di quella famiglia usciti: ucnuti anch’essi tutti lieti adinteruenure ed honogare cotanta festa: quafi, che ogni fauore humano, & divino, & ogni eccellé tiad’Arme, erdi lettere, et di prudenza, et di Religione, etogni sorte d’ime perio fuslea gara concorso a fare auguste, & felici quelle splendidissìme no ze. S& erano questi Pio quarto poco innanzi 2 miglior uita trapaslato: foprail cui capo nella sua historia dipinto fi ucdeva, come dopo, cheà Trento furopo terminate leintricate dispute, & fornito il sacrofanto Concilio, 1 dua Cardinali Legati gli presentavano gl’inuzolabili Decreti di quello: fi comei quella di Leon decimo fi uedeva l’abboccamento da lui fatto con Francesco primo Re di Francia: per ilquale con prudentissimo consiglio raffrenò l’im peto di quel bellicoso, & uittorioso Principe; si che nen myle sorto fopra come harebbe per auuentura fatto, & certo potena fare tutta l’Italia: & m quel Ia di Cleméte fertimo lacoronatione da lui fatta in Bologna del gran Carlo quinto. Ma nell’ultima faccia poi percuotendo nell’acuto angolo delle cale de Carnesecchi, dal quale ueniva non poco la dirittura della faccia dell’ottà golo intercila, con artifzio nondimeno gratioso, & uago li fecea slembianza dell’altro, ma alquato infuori rigirare unzaltro macestreuole Epitaffio, che diceva

Pontifices summos Medicum domus alta LEONEM CLEMENTEN deinceps, cdidit indc PIVA. Quidtot nunc referam insignes pictate, ucl armis Magnanimos@; Duces, egregios@; uiros® Gallorum inter quos late Reginarefulget. He& cRegis coniux, hec cadem genitrix.

Quali rale cra di dentro il prescritto Teatro: ilquale benche assai minuta mente descritto pata; non per cio resta, che una infinità d’altri ornamenti di pitture, d’imprese, & di mille bellissime, & bizartissime, fantasie, che per le cornici doriche, & per moli uani!, che secondo l’occasione poste erano, & che faccuano di se ricchislima, & grauofifsima uista come non cslentiali, per non tediate il per auuentura stanco lettore lasciate non fi fieno! potendosi chi di fi fotre cose fi diletta immaginare, che nefluna parte rimanesse che cs forama maestria, & con fommo giuditio, & con infinita leggiadria cendortanon fusle: dando uaghissimo, & piaceuolissimo fincall’alteza sua le mole armi, che proportionatamente scompartite lì uedevano: & queste erano Me dici ed Austria per l’Illust. Principe sposo con sua Alteza. Medici, & Tolledo per lo Duca padre. Medici & Austria un altra uoltazconosciutaper letre penne esler dell’anteceslor suo Aleslidro. et Medici, & Bologna di Piccardia perLorenzo Duca d’Vrbino. Et Medici, 8& Sauoia per lo Duca Guiliano. Et Medici, et Orsini per il doppio parentado di Lorenzo il vecchio, erdi Pie zo suo figliuolo. Et Medici, etVipera pil giadetto Giovani marito di Chatert na Sforza, Etuedicizer Salviati pil glotn1oso Sig. Gionanni suo figliuolo, &

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