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32 TERZA PARTE

ua meraviglia, & con incredibil velocità nondimeno fi uide codottoa#llabelleza, & vagheza in cui oggi puo daciascuno riguardarsi: eslendofiolire alla leggiadra Fontana di durislumo Porfido, che in mezo nisicde, & oltreal vezoso putro, che con l’abbracciato Delfino l’acqua deniro ui gettain un momento aaccannellate, & secondo l’ordine corintio con bellislima manieraridotte le noue colonne, che in mezoa le lasciano il predetto quadrato Cortile; & che lerigiranti loggie fabricate prima secondo l’uso di que tempiasflai rozamente di pietra forre dall’una parte sostengano: mettendo i cam pid’esle quasi tutti adoro, & digraniofisimi fogliami sopra gl’accannellamenti riempiendole; & le lor bali, & capitelli, lecondo1l buono, & antico costume infieme formando. Ma dentro alle loggie lecui uolte turte ciano di stravagantissime, & bizarrislime grottesche piene ed adorne lì vedevano (li come in molre Medaglie a sua cagion fatte) espressi parte de gloriofi ge li del magnanimo Duca. i quali(se alle cole grandislime le men grandi agguagliar fi debbono ) meco medesimo ho piu uolte considerato eslere ran+ toaquellidel primo Ottauiano Augusto (oimigliiricizehie cola nelluna altra piu conforme difficilmente trovar lì porrebbe: percioche lasciamo stare, che l’uno, & l’altro sotto un medesimo ascendente del -Capricorno nato fia & lasciamo il trattare che nella medesima giouenile cità fullero quasi in aspettaramente al principato aslunti; & lasciamo delle più importanti uitto+ tie conseguire dall’uno, & dall’altro neprimi giorni d’Agosto, & di vederfi poi le medelime compleslioni, ’& nature nelle cole familiari, & dimestiche & qdellafingolare afterione verso le mogli; le non che ne figliuoli, & nell’assuntione al principato, & forse in molraltre cose crederrei che piu felice ‘ d’Augusto potesle questo fortunato Duca repurtarli, ma non fi vede egli nel l’uno, & nell’eltro un ardentissimo; & molto straordinario desiderio di fab bricare, & abbellire, & di proccurare, che altri fabbrichi, & abbellisca? ral che, se quegli dille hauer trovaro Roma di mattoni, & lasciarla di faldissimepierre fabbricata, & questi non men ucridicamente porràdire di hauer Fiorenza ben di pietre, & vaga, & bella riceuuta; ma di gran lunga lasciar Ias fucceslori, & piu vaga, & piu bella, & di qual fi uoglialeggiadro, 8& ma gnifico, & comodo ornamento accresciuta, & colmata. Per espreslione del ‘le quai cose in ciascunalunetra delle soprasfcritte loggie si vedeva con ideHiti ornamenti, et con fingolar grana accomodato un’ovato; nell’un de quali fi scorgevalaranto neceslaria fortificatione di Porto Ferraio nell’ElDa con molte Galece, et Naui, che dentro ficure di starui fsembravano, et la magnanima edificationedel medesimo luogo della Città dall’edificaror suo COSMODOLI detta: con un motto dentroall’ovato dicente ILVA RE NASCENS. er l’altro nelrigirante Cartiglio, chediccuua TVSCORVM ET LIGVRVM SECVRITATI.

Si come nel secsdo li vedeva l’unilislima, er vaghilsima fibbrica incuila maggior parte depiu nobili vagistrari ridur fi debbano che da lui di cotro al IaZeccha fa fabbricarsi, et che hora maia buò termine fi ucde ridotta: sopra cui rigira Gl fi Iigo, erfi comodo Corridore del quale disopra s’è detto pope ra del medesimo Duca m qsti giorni cò soma velocità fabbricaro cò il mot ‘roche anch’egli diceva PVBLICZE COMMODITATI, ‘ fi ‘ Î «Etfsico-