Pagina:Vasari - Le vite de' piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 3-2, 1568.djvu/575

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“DBDEGL’ACCADENICI 833

EctNicomenel terzo fiucdeva fimilmente col solito Corno di douitia nella finistra mano, etcon unaantica insegna militare nella destra la Concordia: acui piedi un Leone, et una Lupa notifsimiVelsilli di Fioréza, et di Siena sé bravano di pacificamente, et quiete starsi con il motto alla materia accomodatodicente HETRVRIA PACATA.

Ma nel quarto fi vedevail ritratto della descrittaoriental Colonna di granito con la Giustizia in cima quale sorto il suo fortunato scettro puo ben dirfi, che inuiolabile, etdirittamente s’oslerui: con il motto dicente. IVSTITIA VICTRIX.

Sicome nelquito fi vedeva un feroce Toro cò ambe le corna rotte uolen do come dell’Acheloo gia fi dille denorare il commodissimo dirizamento daluiin moltuluoghi fatto delfiumed’Arnoconil morto IMMINVTVS CREVIT.

Nel sesto poisi vedeva il lupbiss. palazo che gia fu da M. Luca Pitti co me rauiglia di tata magnanimnà in privato Cittadino, et cò realissìmo animo, ctgradeza cominciato, et che oggi fi fadal magnanimissimo Duca coincoparabil curazetartifitio n6 purea pfetion ridurre: ma gloriosamente, et meTauigliofamente accrescere, et ibbe!lire cò fabbrica non pure stupéda ed he roicazma con grandissimi, et delicatissimr Giardini pieni di copiolissime fon tane, et con una innumerabile quantità di nobilissime starucantiche, etmo derne, che ui ha di tutto’ mondo fatte ridurre: 1lche dal motto era espreslo dicendo PVLCHRIORA LATENT.

Ma nel settimo fi vedeva dentro ad unagra porta molti libri in varie gui se posti con il morto nel Cartiglio dicente PYBLICA VTILITATI. uolendo denorare lagloriosa cura da molti della famiglia de Medici, ma massì mawmente dal liberalissìmo Duca usara in raccorre, etcon vul diligenza con seruare una meravigliosa quantità di rarifsim: libri di tutte le lingue, nouellamente nella vaghissima Libreria disan Lorenzo da Clemente settimoco minciatazet dasua Eccellentia fornita, ridotti. Si come nell’ottauo sotto la figura di due mani, che piu mostravano di legarsi, quito piu di sciorreun no do pareva, che fi sforzassero, fi denorava cò l’amoreuol renùttia da lui fartaal l’amabiliss. Pricipe la difticultà, o p meglio dire impossibilità, che hadidistri garsi chi una uolra a gouerni degli stati mette le mani: ilche dichiarava il motto dicendo EXPLICANDO IMPLICATVR.

Ma nel nono fi vedeva la descritta Fontana di piaza cò lararissima statua del Nertunno, et coil motto OPTABILIOR QVO MELIOR. denotando non pure l’ornamento della predetta grandissima statua, et Fon tanazma l’utile, etilcommodo, che con l’acque che continuamenteva conducendo sara alla Città in poco tempo per partorire.

Nel decimo poi fi vedeva la magnanima creatione della nouella Religio di zato Stefano elpila cò lafigura del medesimo puca che armato sébradi porge re cò l’una mano a vn armato Cavaliere fopra un’altare una spada, et co l’al tra unadelle lor Croci coil motto dicente VICTOR VINCITVR.

Et come nell’undecimo fimilméte sotto la figura del medesimo Duca che parlamentava secondo l’antico costume a molti foldati s’esprimevaladalui ben. ordinata, ct ben_conseruaia mititia-nelle sue valorole Bande

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